ProgettaMI - Milano per il futuro dei figli con disabilità

Nel mese di ottobre scorso La Cabina di Regia operativa di ProgettaMI (LEDHA, Idea Vita e Consorzio S.i.R.), facendo seguito a una prima iniziativa gestita a livello più istituzionale dal Comune di Milano nel mese di agosto, ha incontrato in due diverse occasioni le cinque organizzazioni sunnominate con lo scopo da un lato di approfondire la conoscenza delle realtà residenziali, mettendone a confronto esperienze, obiettivi peculiari e modelli di gestione, dall'altro di pervenire, se possibile, a un'ipotesi unica di retta. In particolare questo secondo obiettivo era necessario per potere procedere al concreto avvio dell'azione che prevede l'erogazione del finanziamento appositamente stanziato dal Comune di Milano.
Tale fase di approfondimento ha richiesto alle cinque organizzazioni di mettere in condivisione per iscritto e illustrare il proprio piano economico in relazione alle residenze selezionate. Le dimensioni prese in considerazione all'interno di questo confronto hanno riguardato principalmente, tra le altre, il costo del personale, i costi generali relativi ad affitti e utenze, il vitto, ma anche gli orari di servizio e il numero dei giorni di apertura. Si è dato spazio anche all'emersione di alcune problematiche ricorrenti e alla valutazione di alcune accoglienze già effettuate che meglio di altre potessero rendere il senso della specificità di progetto di ciascuna residenza, così come all'esplicitazione delle principali modalità di coinvolgimento delle famiglie e degli ospiti, alle forme di invio e alle attività che strutturano la vita di tutti i giorni delle residenze.
Il processo ha richiesto, oltre a questi due incontri, tenutisi in LEDHA il 3 e il 10 ottobre, un'ulteriore indagine relativa ad alcuni aspetti di natura economica per una delle organizzazioni (Spazio Aperto Servizi), il cui piano dei conti sembrava a tutta prima discostarsi sensibilmente dalle altre realtà convocate.
Fin da una prima disamina è risultata una diffusa convergenza nella valorizzazione dei costi e dunque della retta ipotizzabile. In particolare nella maggior parte dei casi sembra facilmente confrontabile, se non del tutto sovrapponibile, il costo del personale, indice di modelli gestionali simili, anche se non identici. Questi rimandano a un formato più o meno assimilabile a quello degli appartamenti protetti, o "microcomunità", con gli opportuni rinforzi, e dunque i costi maggiori, derivanti dalla delicatezza e dalla specificità di progetti di avvicinamento, che dunque si giocano in un arco temporale definito e prevedono una maggiore capacità, sia per l'organizzazione sia per gli ospiti, di adattamento ed evoluzione.

Alla fine di questo processo di approfondimento possiamo confermare di trovarci di fronte alla reale possibilità di dare il via all'azione di Sperimentazione attraverso le residenze che abbiamo selezionato. Tutte hanno confermato la disponibilità a procedere, tutte sono state in grado di rimandarci dati esperienziali che, almeno per il momento, sostengono la validità della selezione effettuata. Le organizzazioni coinvolte non fanno mistero di una preoccupazione, che non possiamo non fare nostra, relativa alla tempistica dell'avvio della fase, soprattutto per un comprensibile problema di sostenibilità nel futuro delle iniziative residenziali prese in esame.